Questa è una storia di vite nascoste. Una di quelle storie impregnate di umanità e bei sentimenti. Mirella D’Angelo è una donna romana di 67 anni, da tempo ormai costretta su una sedia a rotelle a causa dei suoi problemi fisici legati a diverse patologie. Mirella odia l’Italia per chi la popola e per chi la governa. La sua unica isola felice sembra essere la sua città, Roma, che ama a prescindere da ciò che si dice su di lei.
La città appare come una vecchia amica che la conforta, inglobandola tra le sue braccia di viali alberati e Totti è come se fosse parte della sua famiglia. Mirella ha un figlio invalido che ha tentato il suicidio e che come lei spera in una vita migliore e in un bagliore di luce che gli riscaldi l’anima ormai rassegnata ad un’esistenza pesante.
Mirella si bilancia tra due estremi e come un pendolo oscilla tra le lacrime che non fa vedere a nessuno e le risate irrefrenabili.